giovedì 28 luglio 2016

LA POTATURA DEL KAKI. I FONDAMENTI


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SULLA POTATURA ESTIVA DEL KAKI
video sulla potatura estiva giovani piante

video sulla potatura estiva piante adulte


LA POTATURA DEL KAKI
a scuola dal “Maestro”
Emilio Mataix-Gato (IVIA-Spagna)

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(Masalavés - Valencia 15-17 giugno 2016)

FONDAMENTI DI POTATURA DEL KAKI
Conosciuta come “Potatura Mataix”, il metodo di gestione della chioma del kaki (Diospyros kaki), messo a punto e divulgato dall’agronomo spagnolo di fama mondiale Emilio Mataix, sta spopolando in tutte le aree diospiricole del mondo.


L'agronomo spagnolo Emilio Mataix (IVIA-Spagna)

Prima importante regola del Maestro: “la potatura non è tagliare rami, ma un momento di dialogo importante con la pianta nel corso del quale si forniscono una serie di stimoli, input, al fine di sollecitare delle risposte”.
Le risposte che un frutticoltore attende dalle sue piante sono livelli elevati di qualità e quantità della produzione, in tempi rapidissimi.

Giovani piante di kaki varietà "Rojo Brillante" in produzione

Si parte dall’approfondita conoscenza delle componenti della chioma e delle loro funzioni.

Fusto o Tronco. Altezza massima 40-60 cm, svolge la funzione di collegamento, (ponte), tra apparato radicale e parte aerea della pianta.
Dal tronco si dipartono le branche principali, preferibilmente ad altezze diverse per meglio distribuire il peso della chioma.


Massima altezza del tronco 40-60 cm

Le branche principali si dipartono ad altezze diverse per meglio distribuire il peso della chioma.
Branche principali. Insieme al tronco costituiscono le strutture portanti della parte aerea della pianta. Di solito l’impalcatura viene impostata su quattro/cinque branche principali leggermente inclinate verso l’interfila.
Impalcatura su quattro/cinque branche principali leggermente inclinate verso l’interfila
Brindilli. Sono corte ramificazioni di 10-13 cm, molto flessibili e sottili. Il brindillo del primo anno può produrre kaki di buon calibro. Il brindillo del secondo anno produce frutti di scarsa qualità, pertanto andrebbe soppresso nel corso della potatura invernale.

I brindilli sono corte ramificazioni di 10-13 cm molto flessibili e sottili.

Ramo misto a gemme a fiore e a legno. Lunghezza variabile tra i 60-100 cm con un diametro alla base che oscilla tra i 7-10 mm.
Ramo misto di gemme a fiore e a legno è lunghezza variabile
tra i 60-100 cm con un diametro alla base che oscilla tra i 7-10 mm.


A partire dalla seconda-terza foglia della base, dove sono localizzate solo gemme a legno, sul ramo misto si differenziano, lungo l’asse, 5-7 gemme a fiore. Il ramo termina con una gemma a legno. Le gemme a fiore nel kaki producono, nel corso dell'anno successivo, un “tralcetto” di 15-20 cm su cui sono posizionati 4-5 fiori.
 Le gemme a fiore nel kaki producono un “tralcetto” di 15-20 cm su cui
sono posizionati 4-5 fiori

La gemma a legno può generare brindilli o rami vigorosi a seconda della posizione. Le gemme a legno posizionate alla base di ogni tipologia di ramo generano germogli vigorosi. Il ramo misto presenta foglie di grandi dimensioni e internodi lunghi. Produce frutti di qualità.

Le gemme a legno posizionate alla base di ogni tipologia di ramo generano germogli vigorosi. Le gemme a legno si "risvegliano" in seguito alla raccorciamento del ramo
Germoglio vigoroso o “succhione”. Rappresentano una “maledizione” per il vecchio modo di intendere la potatura, a causa degli effetti depauperanti che esercitano sul resto della vegetazione. Il “succhione” è considerato, invece, una grande risorsa dai sistemi moderni di gestione della chioma.

Germoglio vigoroso o “succhione”
Presenta un portamento assurgente, verticale, e una lunghezza da 1 a 3 metri. Si ritrovano su piante giovani e su piante adulte in equilibrio vegeto-produttivo. Presentano foglie molto grande ed internodi lunghi.

La potatura della pianta del kaki viene eseguita nel periodo primaverile-estivo e durante il riposo vegetativo. Gli interventi devono mirare alla formazione della chioma e al rinnovo degli organi di fruttificazione.


Potatura "verde" viene eseguita durante la stagione vegetativa (da giugno ad agosto)
 
Potatura invernale viene eseguita tra gennaio e febbraio, a riposo vegetativo

Entro i primi tre anni di sviluppo vengono costituite tre zone di produzione sovrapposte, una bassa, una media e una alta. La pianta ha un’altezza di massimo 2,5-2,8 m, per facilitare la sua “gestione da terra”.


Altezza della pianta adulta 2,5-2,8 m, per facilitare la “gestione da terra”.

I brindilli e i rami misti vengono selezionati nel periodo invernale.
Molto interessante è la gestione delle ramificazioni vigorose o “succhioni”.

Secondo il metodo “Mataix”, i “succhioni” rappresentano una grande risorsa per la pianta perché sono fonte di rinnovo delle formazioni fruttifere e della chioma.

Il ramo vigoroso, se non viene gestito in modo corretto, può crescere fino a 3 metri, emettere brindilli nell’ultimo tratto, quindi fruttificare solo nella porzione apicale. I frutti risulterebbero di scarsa qualità e scomodi da raccogliere.



I rami vigorosi o succhioni possono crescere fino all'altezza di 3 metri


La totale soppressione del succhione, con una taglio raso, nel periodo primaverile-estivo o invernale, priverebbe la branca principale dell’attitudine alla rigenerazione con conseguente perdita definitiva di capacità di fruttificazione.

Perdita definitiva di capacità di fruttificazione della branca principale causata da anomalie della gestione della chioma
Un raccorciamento, a 30-50 cm, durante la fase di riposo vegetativo, causerebbe, nella primavera successiva, l’emissione di altri succhioni vigorosi non produttivi e responsabili di un eccessivo ombreggiamento interno della chioma.
Il raccorciamento, a 30-50 cm, dei "succhioni" durante la fase di riposo vegetativo, causa nella primavera successiva, l’emissione di altri succhioni vigorosi
Allora che fare?


LA POTATURA ESTIVA
La soluzione migliore è intervenire durante il periodo primaverile-estivo in modo semplice e mirato.
Raccorciamento dei succhioni a 30-50 cm, in tre momenti e a distanza di tre settimane l’uno dall’altro (21 giorni), a partire da giugno. Ultimo intervento in agosto.

Raccorciamento dei succhioni a 30-50 cm in tre momenti (tra giugno e agosto)
Ultimo intervento in agosto.

Schema riassuntivo della potatura estiva (da giugno a agosto) in tre interventi ad intervalli di tre settimane l'uno dall'altro

Un succhione per essere raccorciato deve presentare almeno uno dei seguenti requisiti:
1)   Lunghezza 70-90 cm.

2)   Diametro della base intorno ai 5 mm, il diametro di una sigaretta.
























3) Nei primi 35-45 cm il colore deve iniziare a virare dal verde al marrone.

























Molto importante non raccorciare contemporaneamente tutta la “popolazione” dei succhioni presenti, ma 1/3 del numero totale alla volta, per evitare squilibri vegetativi che possono provocare, nelle piante in produzione, cascole accentuate dei frutti

Non bisogna raccorciare contemporaneamente tutta la “popolazione”
dei succhioni presenti, ma 1/3, del numero totale, alla volta.
Cascole accentuate dei frutti causate da squilibri vegetativi
Al contrario, l’allegagione dei frutti è favorita dal raccorciamento del ramo al di sopra della quarta/quinta foglia dall’ultimo frutto. L’interruzione del richiamo di linfa dell’apice vegetativo diventa un vantaggio per l’ingrossamento dei frutti.
 L’allegagione dei frutti è favorita dal raccorciamento del ramo al di sopra della quarta/quinta foglia dall’ultimo frutto in alto
Tutti i rami vigorosi devono essere raccorciati, ad altezze diverse dai 35 ai 50 cm, tranne 4, (le guide), che si svilupperanno liberamente durante tutto il periodo vegetativo.
Le 4 guide, disposte a coppia e leggermente inclinate verso l’interfila, servono a costruire, durante i primi tre anni, le tre zone di produzione della pianta.
Tutti i rami vigorosi devono essere raccorciati, ad altezze diverse dai 35 ai 50 cm, tranne 4, (le guide), che si svilupperanno liberamente durante tutto il periodo vegetativo.


 Tutti i rami vigorosi devono essere raccorciati ad altezze diverse dai 35 ai 50 cm, tranne 4, (le guide), che si svilupperanno liberamente durante tutto il periodo vegetativo. Le guide vanno selezionate tra i rami assurgenti della porzione mediana della chioma posizionati, a coppia, con leggera inclinazione verso l’interfila.   
Tutti questi rami vigorosi accorciati nel corso del periodo primaverile estivo, accumulano sostanze di riserva e differenziano gemme a fiore.
Gemma a fiore nel corso del processo di differenziazione

L’anno successivo diventeranno robuste formazioni fruttifere e produrranno frutti di alta qualità.
Questo metodo consente di convertire ramificazioni vigorose in rami a frutto.
I rami raccorciati sono più robusti e meno soggetti a sbrancatura. I frutti, più protetti, saranno meno danneggiati dall’azione del vento e dei colpi di sole.

LA POTATURA INVERNALE
Si esegue, a partire dal primo anno, durante il riposo vegetativo.

Se la pianta non ha raggiunto un numero sufficiente di branche, occorre effettuare una potatura di ritorno capitozzando tutto a 15-20 cm.

Se la pianta non ha raggiunto un numero sufficiente di branche, occorre effettuare una potatura di ritorno capitozzando tutto a 15-20 cm.

I forti impatti stimoleranno la emissione di 10-15 rami vigorosi che seguiranno i cicli di potatura verde secondo lo schema già descritto.

Video 
Potatura invernale su piante di kaki 
alla seconda foglia


Video 
Potatura invernale su piante di kaki 
alla terza foglia



Questa popolazione di rami vigorosi, “monconati” a 35-50 cm, costituirà la “zona bassa” di produzione.
Le quattro guide durante il periodo di riposo vegetativo (gennaio-febbraio) saranno capitozzate a 40-50 cm al di sopra della zona bassa di produzione.

Le quattro guide durante il periodo di riposo vegetativo (gennaio-febbraio) saranno capitozzate a 40-50 cm al di sopra della zona bassa di produzione.
Durante il secondo anno, si manterrà attiva la zona bassa di produzione e dalle guide tagliate spunteranno 3-5 ramificazioni vigorose.

Una di quest’ultime sarà utilizzata come prolungamento della guida e le altre seguiranno lo schema della potatura verde, costituendo la “zona mediana” di produzione della pianta.



Le guide nell’inverno successivo seguiranno lo stesso schema. Saranno tagliate a 40-50 cm più in alto della “zona mediana” di produzione.
A partire dalla primavera delle terza vegetazione, in presenza di fruttificazioni, le ramificazioni vigorose vanno gestite sempre con lo stesso metodo.
La distribuzione dei rami deve essere armonica evitando intrecci e sovrapposizioni allo scopo di favorire lo sviluppo dei frutti e l’arieggiamento e illuminazione della pianta.

La potatura del riposo vegetativo deve agire sulla selezione dei rami improduttivi, secchi, ingrigiti e ridare una forma in volume della pianta.


L’eliminazione dei rami superflui deve essere eseguita attraverso monconature di almeno 3-5 cm e mai con tagli rasi.

L’eliminazione dei rami superflui deve essere eseguita attraverso monconature di almeno 3-5 cm e mai con tagli rasi.
Raggiunta l’altezza desiderata, al quarto-quinto anno, la pianta è completa delle tre zone a frutto ed entra in piena produzione.
La potatura degli anni successivi mirerà al continuo rinnovo e stimolo di formazioni vigorose.
Fisiopatia fogliare causata dall'eccessiva esposizione al sole e da forti raffiche di vento

Riferimenti bibliografici
El cultivo del caqui”.
Generalitat Velenciana, 2015. Autori vari.


Un cordiale ringraziamento a Emilio Mataix-Gato e all'IVIA, Generalitat Valenciana, per l'eccellente qualità del corso di potatura.

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