venerdì 31 maggio 2024

Mandorlo: Creare condizioni inospitali allo sviluppo degli organismi nocivi

 

La scarsa produzione di mandorle attesa per la prossima stagione spinge gli agricoltori italiani ad adottare tecniche in grado di limitare ulteriori e future perdite, dovute agli eccessi di caldo e allo sviluppo di organismi nocivi.

L'agronomo Vito Vitelli consiglia ai mandorlicoltori alcune strategie per creare condizioni inospitali allo sviluppo degli organismi dannosi, mediante una buona e armoniosa gestione della chioma, con mirati interventi di potatura, e alcune soluzioni tecniche pratiche, economiche e a basso impatto ambientale.

Patina biancastra protettiva su foglie di mandorlo ottenuta con l'irrorazione di gesso micronizzato

"In molti mi stanno contattando dopo gli scarsi risultati di fioritura ottenuti in questa primavera. Diversi agricoltori mi chiedono come limitare le condizioni che predispongono gli attacchi dei fitofagi insidiosi del mandorlo (cimicetta, cicalina e ragno rosso), responsabili della debilitazione dell'apparato fogliare in estate e dell'immancabile interruzione dei processi di differenziazione delle gemme a fiore nella tarda estate. Se sul clima possiamo fare ben poco, sui parassiti invece, considerate anche le restrizioni all'uso dei fitofarmaci, tanto ancora si può fare. Evitiamo di accanirci sulle coltivazioni con insetticidi e/o acaricidi, che, a lungo andare, creano "razze" resistenti e forme di assuefazione al trattamento, oltre a diventare dispendiose e poco sostenibili per l'azienda".

Tipici sintomi di attacco da cicalina su germogli di drupacee



La calda estate del 2023 ha favorito alcuni problemi fitosanitari, accentuando l'invasione di acari e provocando una defogliazione precoce della pianta tra luglio e settembre. Il cambiamento climatico limita la mortalità invernale delle forme svernanti di questi fitofagi, che dunque si ritrovano nel periodo vegetativo sempre più aggressivi.

Tipici sintomi di attacco da ragno rosso, visibili in foto gli adulti dell'acaro, su foglia di mandorlo

"Purtroppo, si sono visti adulti ancora attivi anche nel mese di dicembre - dice l'agronomo - La combinazione tra una buona gestione della chioma e l'utilizzo di polveri bagnabili, a base di caolino, zeolite, basalto e gesso micronizzato, somministrate per irrorazione, in combinazione con zolfo e olio essenziale di arancio dolce, preceduti da prelavaggi alla chioma con sali potassici o sapone molle di potassio, ci consentono non solo di controllare i fitofagi e assecondare i disciplinari di produzione, ma offrono soluzioni economiche e semplici.

Colonie di "Cimicetta" (Monosteira unicostata M. e R.su foglie di Mandorlo.

 La patina biancastra generata sulle foglie dalla irrorazione delle polveri bagnabili di caolino, zeolite, basalto e gesso micronizzato, non solo impedisce all'apparato pungente-succhiante del fitofago di perforare la superficie vegetale, ma permette anche di proteggere la chioma durante il periodo estivo dalle ustioni provocate dalle alte temperature. Importante è inoltre la gestione della chioma: bisogna far arrivare molta luce diretta nella parte interna della pianta, con una potatura mirata. 


Con alcuni produttori, abbiamo messo in atto alcune strategie, come l'utilizzo dei sali potassici, che vanno a "saponificare" le secrezioni protettive delle colonie, rendendo difficile l'ovideposizione e lo sviluppo delle forme giovanili".



Attività divulgativa svolta in collaborazione con:

domenica 12 maggio 2024

Perdite di bergamotto: gli impianti di microaspersione sovrachioma come strategia per evitare il peggio


Nella Locride, areale della costa sud orientale della Calabria e patria del bergamotto con circa 1.300 ettari investiti, si è registrato nel 2023 una flessione produttiva dell'80% a causa dell'andamento climatico anomalo, con temperature che hanno superato, a luglio, i 50° C .

Un dramma, per gli agricoltori locali, poiché è stata quasi cancellata un'intera stagione, con ripercussioni economiche pesanti. Abbiamo chiesto all'agronomo Vito Vitelli quali potrebbero essere le strategie di prevenzione e protezione adottabili dalle aziende per attenuare simili episodi nelle prossime annate, in considerazione all'intensificarsi del cambiamento climatico.

frutti di bergamotto bruciati dalle alte temperature dell'estate 2023

"In questi casi, reti di protezione e caolino servono a ben poco. Non è solo l'azione diretta del sole a distruggere la produzione. Sono andati danneggiati anche i frutti all'ombra e soprattutto quelli pendenti nella parte inferiore della pianta, poiché l'energia termica è arrivata anche dal suolo. Il bergamotto è un agrume ricco di oli essenziali contenuti nella buccia. Quando si innalzano le temperature, tali sostanze iniziano a friggere, passando dallo stato liquido a quello gassoso. La violenta fuoriuscita di gas, porta così un disfacimento dei tessuti".

impianto climatizzante sovrachioma

A detta dell'agronomo, la realizzazione di un impianto di microaspersione sovrachioma potrebbe evitare che si raggiungano temperature come quelle registrate nel luglio 2023, diventando una vera e propria soluzione di climatizzazione capace di deviare o abbattere un po' di questa energia termica, generata dal caldo torrido, consentendo all'ombrello di gocce di assorbirla.

effetto climatizzante generato da un "ombrello" di goccioline generato sopra la chioma

"Creeremo un ombrello protettivo di goccioline sospese, che permetterà di stemperare il calore. L'ulteriore vantaggio è che lo stesso impianto, il cui costo di realizzazione si aggira intorno a 3-4 mila euro/ettaro (molto meno se realizzato in economia dallo stesso agricoltore), potrà essere utilizzato sia come sistema antibrina sia in abbinamento a dei trattamenti con saponi potassici (bio) per il controllo di alcuni organismi nocivi. È necessario però saper gestire al meglio questi impianti e quindi azionarli secondo un preciso programma e nelle ore opportune, prima che l'evento calamitoso (sia estivo sia invernale) si abbatta sul nostro appezzamento. In questo caso, gli agricoltori dovrebbero iniziare e/o continuare a dare acqua a partire dalle ore notturne e/o in quelle più calde".

video correlato - prima parte

"Credo fortemente in questo areale di produzione calabrese - riprende Vitelli - Al momento, la Locride, nonostante in passato sia stata immobilizzata da situazioni complicate e legate alla criminalità organizzata, sta reagendo molto bene a quella che è la fornitura di informazioni, formazione e conoscenza tecnica professionale, grazie a un ricambio generazionale. Molte aziende hanno compreso gli interessi economici che si aggirano attorno a questo agrume, richiesto non solo dall'agro-industria alimentari e dal mercato del fresco, ma anche da aziende farmaceutiche e profumiere".

video correlato seconda parte

Il bergamotto di Reggio Calabria ha ricevuto la denominazione D.O.P nel 1999. Un vasto areale produttivo di oltre 50 comuni, compreso tra la città tirrenica di Villa San Giovanni e quella ionica Monasterace.

Antonio Fondacaro e il fratello Orlando producono bergamotto, nella Locride, con tecniche innovative

Antonio Fondacaro, titolare dell'omonima azienda agricola che coltiva bergamotto dal 2009, spiega. "Abbiamo avuto nel 2023 perdite in campo fino al 90%, per un danno totale stimato intorno ai 16 mila euro. Il bergamotto, l'agrume più prezioso di Calabria, rappresenta il nostro core business: viene venduto sia nel canale del fresco sia in quello della lavorazione degli oli essenziali. Noi abbiamo due appezzamenti per un totale di oltre 2 mila piante a frutto. La situazione è stata identica. Poco efficaci gli interventi con caolino per mitigare le scottature. Non c'è stato un produttore locale che non abbia riportato dei danni. Fortunatamente il fenomeno non ha compromesso le piante. Per una settimana, abbiamo registrato massime di 40° C, con picchi anche di 51°C. La problematica è stata poi amplificata dai diversi incendi, che hanno contribuito a mantenere le temperature molto alte fino alle prime ore della sera, generando scene apocalittiche. Ho realizzato con mio fratello Orlando un impianto di microaspersione sovrachioma, integrandolo a quello a goccia al momento esistente".




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