giovedì 7 marzo 2024

Mandarino ibrido Valley Gold: c'è chi sperimenta la raccolta in periodo extra-tardivo

 

L'agricoltore Angelo Capurso di Castellaneta (Taranto), che nel 2022 mise a dimora un ettaro di mandarino ibrido tardivo apireno Valley Gold®, ha voluto condividere la sua recente esperienza di raccolta in periodo extra tardivo.

"A circa un anno e mezzo dal trapianto, continuo a dare priorità all'accrescimento e allo sviluppo delle 700 piante messe a dimora nel luglio del 2022. L'impianto è ancora giovane, ma i primi frutti visibili anticipano qualcosa di promettente sul fronte quanti-qualitativo. Il periodo di raccolta ideale per questa varietà è fissato dalla metà di gennaio fino a alla prima decade di febbraio. 


Lo scorso 17 febbraio ho staccato i miei pochi mandarini, con una media per pianta di circa 5-7 kg. I frutti si sono mantenuti di ottima consistenza, succosi, di buon sapore e con aspetto estetico soddisfacente, nonostante non siano state eseguite tecniche finalizzate a incrementare la qualità del frutto. Credo si possa tranquillamente arrivare ad allungare il calendario di raccolta e commercializzazione fino alla fine di febbraio, mediante alcuni accorgimenti agronomici, senza accavallarsi con altre varietà presenti sul mercato in quel periodo. Il prossimo anno dovrei raggiunge i 20 kg/pianta, per poi arrivare a 50-70 chili in piena produzione".


L'adozione di tecniche ritardanti di conservazione può preservare la buccia dall'invecchiamento, enfatizzando così il risultato della varietà brevettata dalla società sudafricana CITRICOM IP, che pare ben adattarsi nelle aree agrumicole del Sud Italia. Tali tecniche rallentano il processo di invecchiamento della polpa, riducendo anche la maturazione del frutto, che continua a mantenere un equilibrato rapporto tra acidi/zuccheri.



Attività svolta in collaborazione con:


venerdì 23 febbraio 2024

Sardegna: resoconto delle giornate di olivicoltura 9 e 10 MARZO 2024


CLICCA PER VISUALIZZARE 

TUTTE LE FOTO DELLE GIORNATE


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SARDEGNA

9 e 10 marzo 2024 - ORTUERI (Nuoro)

STAGE sulla potatura 

dell’OLIVO

e sulle tecniche innovative di coltivazione

a cura dell’Agronomo Vito Vitelli


Programma

 Raduno presso Vivaio "Onali" - Ortueri (Nuoro) (clicca per info su come arrivare)

Trasferimento in oliveti della zona di età e forme di allevamento differenti

Durata del corso 6 ore per ogni giornata




Ai partecipanti è stato consegnato un attestato di partecipazione e forbici da pota professionali "Castellari"

Lunch break

esercitazioni pratiche individuali e di gruppo 

prove dimostrative su piante di diversa età 

a partire dalla messa a dimora

sistema di gestione a "Parete"

Sistema di gestione a: 
"Vaso Libero Zaragoza"


Il Vaso Libero "Zaragoza" ha una struttura poco schematica e  l’ordine di branche permanenti si ferma a quelle primarie in quanto le secondarie sono spesso rinnovate con tagli di ritorno una volta esaurite.

La potatura di produzione segue i criteri della potatura minima. 

Rinnovo della superficie a frutto e contenimento delle dimensioni della pianta in altezza, spessore e ampiezza. Si interviene per eliminare la vegetazione eccessiva e/o invecchiata per garantire una buona ed uniforme penetrazione della luce. 

La tendenza attuale è di potare l’olivo il meno possibile al fine di ridurre sostanzialmente i costi e semplificare la gestione della potatura

video sul "Vaso Libero Zaragoza"


potatura di "riforma"
nel corso della giornata tecnica è stato affrontato anche il tema della potatura di ringiovanimento per riformare i vecchi oliveti







momenti conviviali e di scambio di esperienze

Per maggiori informazioni:

Vito Vitelli +39 339 251 1629 

Andrea Onali +39 340 705 6724

Orazio Casalino +39 333 166 5957


Attività svolta in collaborazione con:

lunedì 22 gennaio 2024

Un mandarino tardivo in valutazione presso agricoltori e OP


attività svolte in collaborazione con:

Diospiricoltura in Campania 25 gennaio 2024: tutte le foto e le presentazioni dei relatori


dalle moderne tecniche di coltivazione alla

distribuzione dei frutti sui mercati di eccellenza


25 GENNAIO 2024 

Sala convegni OP Giotto - AOP Luce

Camponuovo Fasani - 81037 Sessa Aurunca CE

(clicca per indicazioni come arrivare)


Incontro divulgativo

Moderatore:

Lorena Reale - Giornalista di FreshPlaza



Saluti e introduzione

Giacomo Galdiero - OP Giotto - AOP Luce

La Filiera di produzione del kaki e possibilità di sbocchi commerciali (scarica la presentazione)

Giacomo Galdiero - OP Giotto - AOP Luce


Proposte innovative per la coltivazione del kaki in Campania: il progetto Melotto®

(scarica la presentazione di Vito Vitelli)

Vito Vitelli - Agronomo libero professionista


Visita guidata nei campi di nuova costituzione e in produzione (vedi tutte le foto delle visite in campo)

New Apple s.a. dei fratelli Antonio Cipolletta e Rosario Cipolletta


video correlati


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esperienze in campo


INFO:

Vito Vitelli +39 339 251 1629

Rosario Cipolletta + 39 340 128 5697


Iniziativa svolta in collaborazione con:

lunedì 8 gennaio 2024

Tra i trenta articoli più letti su FreshPlaza Italia 2023, due parlano delle nostre esperienze


 

Tra le prime 30 uscite più lette nel 2023, su circa 10.000 articoli pubblicati in un anno, 2 parlano delle nostre esperienze.

UN GRAZIE AI LETTORI DI FRESH PLAZA!



attività svolte in collaborazione con:

sabato 6 gennaio 2024

Rischio di numero di ore in freddo insoddisfacente per i pistacchieti italiani

 con inverni sempre più miti c'è il rischio che le gemme diano origine a fiori (maschili e femminili) poco vitali

C'è un intenso fermento per la pistacchicoltura in Italia. Gli ettari continuano ad aumentare nelle regioni meridionali e la consapevolezza di gestirli con tecniche agronomiche più moderne e capaci di garantire risultati economici soddisfacenti è ormai molto diffuso tra gli imprenditori. Una specie che si adatta bene alla raccolta meccanizzata, indispensabile per ridurre l'impiego di manodopera.

Il problema, però, rimane il clima, non tanto quello estivo, quanto quello invernale, poiché la stagione più fredda dell'anno pare, in realtà, diventare sempre più mite, pertanto non ideale alla buona riuscita quanti-qualitativa della produzione.


Il pistacchio è una di quelle specie coltivate che risentono del cambiamento climatico, avendo esigenze particolari legate al meteo. Necessita infatti di un certo numero di ore in freddo (inferiori ai 7°C) tra novembre e gennaio, stimate tra un minimo di 700 e oltre 1000. In Sicilia nell'ultima decade di dicembre 2023, sebbene durante la notte le minime sono scese al di sotto dei 7° C, nelle ore diurne si è arrivati a toccare massime di 12°-15° o addirittura 18° C. Ciò fa sì che tutte le ore in freddo accumulate siano state neutralizzate dalle temperature sopra le medie registrate durante il giorno. In Italia, le condizioni per la coltivazione del pistacchio stanno diventano sempre più proibitive, perché il noto fabbisogno in ore di freddo difficilmente si riesce a raggiungere.

piante di pistacchio a Bronte (Catania) allevate con sistema tradizionale
video correlato

piante di pistacchio a Raffadali (Agrigentino) allevate con sistema tradizionale

video correlato

Negli ultimi anni, sono stati fatti passi da gigante sulla gestione innovativa degli impianti di pistacchio (sesto d'impianto, tecniche di potature, nutrizione e difesa), ma occorre considerare anche altri aspetti, prima della realizzazione di un impianto. 

momenti di interventi di potatura di formazione nel periodo primaverile-estivo su giovani pianta (sistema "Zaragoza")

Ben vengano dunque le conoscenze e gli aggiornamenti tecnico-agronomici, ma, vista l'evoluzione meteorologica, è importante fare anche un'attenta indagine delle condizioni climatiche della zona in cui si intende investire.

pistacchieti di nuova generazione adatti per la raccolta meccanizzata

Se sul caldo estivo il meteo ci viene d'aiuto, con temperature negli areali mediterranei che si avvicinano a quelle tipiche dei maggiori Paesi produttori di pistacchio, come Iran, Afghanistan Turchia, in inverno invece non è la stessa cosa, a causa del riscaldamento globale.

pistacchieti di nuova generazione adatti per la raccolta meccanizzata

come adattare un pistacchieto tradizionale ad una gestione moderna

pistacchieti in Sicilia con elementi innovativi, l'esperienza dei fratelli Toscano


C'è chi propone di delocalizzare le produzioni in zone dove gli inverni sono più rigidi, ma la fioritura delle piante avviene tra marzo/aprile e i frequenti ritorni di freddo potrebbero danneggiare le produzioni. 


Con inverni sempre più miti si rischia di avere piante con una fioritura irregolare, con molti fiori (maschili e femminili) sterili. Ciò comporta la sgradita sorpresa, ormai frequente, di frutti vuoti all'interno, costituiti dal solo guscio.



attività svolta in collaborazione con: