mercoledì 11 gennaio 2023

Mandorlo, la scommessa vincente di due giovani imprenditori pugliesi


Hanno scommesso, sulla mandorlicoltura, Nicola e Ismaele Capanna, due giovani fratelli imprenditori agricoli della provincia di Taranto, e i risultati non hanno tardato ad arrivare.

Evoluzione mandorleto 


In poco meno di 30 mesi hanno trapiantato 6,5 ettari di mandorlo, portato a frutto le piante con una gestione innovativa e moderna e infine terminato il primo raccolto e l'essiccazione proprio qualche giorno fa.

Stato delle piante a Luglio 2020


"Mentre tutto il mondo iniziava a fermarsi a causa del diffondersi del Covid-19, noi eravamo alla disperata ricerca di operai che ci aiutassero a preparare il terreno e a trapiantare il nostro primo mandorleto della varietà Lauranne (portainnesto GF677), su un suolo, tra l'altro, molto paludoso, fino ad allora coltivato a grano. Una scelta imprenditoriale che, a distanza di due anni e mezzo, è risultata vincente, tanto che abbiamo deciso di mettere a dimora altri 4 ettari nei prossimi mesi ed eliminare così totalmente quei pochi vigneti che ci sono rimasti, la cui remunerazione e gestione degli impianti non è più conveniente come un tempo".

Produzione ad agosto 2022


"Il primo raccolto è stato soddisfacente - continuano i fratelli Capanna - Circa 800-900 kg di mandorle per ogni ettaro, una media di 2,5/3 kg a pianta. Per quest'anno, visto che gli alberi sono ancora piccoli e delicati, abbiamo preferito effettuare manualmente le operazioni di raccolta, senza dunque utilizzare scuotitori meccanici. Al momento, non abbiamo ancora venduto il prodotto, poiché vorremo attendere che le quotazioni si alzino e che il mercato si riprenda da questo stallo commerciale. Una scelta che possiamo permetterci, in quanto trattasi di un prodotto non deperibile e capace di rimanere stoccato anche per diversi mesi. È solo uno dei notevoli vantaggi del mandorlo rispetto ad altre colture".


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