introduzione
di nuove varietà
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MARZO 2024 – ORE 9,30
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Giovanni Maltese - Micosat CCS
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Luca Alberto Lonati - Rigenera
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Spesso si considera il suolo
solamente come base inerte su cui mettere a dimora un impianto e nel quale si
sviluppano le radici per l’ancoraggio. Ma le cose non stanno in questi termini.
I terreni, con i ritmi
frenetici dell’agricoltura moderna, stanno diventando poco ospitali per le
coltivazioni non solo per il diffondersi di organismi nocivi tellurici, ma per la
riduzione della fertilità organica e microbiologica.
La rigenerazione dei suoli è da considerare tra le priorità agronomiche assolute dell’immediato futuro da praticare attraverso l’adozione di specifiche tecniche e l’impiego di composti di origine naturale arricchiti di microrganismi “alleati” delle piante, in grado di potenziare la fertilità.
Il suolo è un’entità viva, poiché, oltre ad ospitare l’apparato radicale sia della coltivazione sia delle erbe spontanee, accoglie una moltitudine complessa di organismi di grandi dimensioni (animali e insetti tellurici) ma soprattutto di microrganismi, quali batteri e funghi, che necessitano di alimentarsi e moltiplicarsi.
Molti di questi microrganismi vengono considerati utili per il “sistema
radice” in quanto ottimizzano l’assorbimento dei nutrienti, fissano alcuni
elementi vitali come l’azoto, (azotofissatori), e producono sostanze in grado
di rafforzare il sistema di difesa delle piante.
L’attenzione di molti tecnici
e imprese si sta dunque spostando su altre tematiche: bisogna lavorare meglio
sulla rigenerazione dei suoli, affinché si possa continuare a produrre
rispettando l’ambiente, abbattendo i costi e ritrovando un’agricoltura più sostenibile.
Anche da qui l’idea di
organizzare incontri tecnici mirati a divulgare l’importanza della fertilità in
senso lato dei suoli.
L’appuntamento sarà composto
da una parte divulgativa (un convegno nella mattinata) e una tecnica-pratica,
con visite agli agrumeti della zona.
Come addetti del settore non
bisogna solo puntare all’introduzione di nuove varietà o portainnesti, ma
occorre svolgere una intensa attività divulgativa sul “sistema” suolo e sul suo
stato di salute. Sono bastati alcuni anni di crisi con l’impennata dei prezzi
dei fertilizzanti minerali, per iniziare a intravedere delle vie alternative.
Meglio tardi che mai.
Attività svolta in collaborazione con:
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