Negli areali agrumicoli italiani più noti, buona parte degli impianti sono ancora impostati e condotti secondo sistemi tradizionali di bassa e media densità d'impianto, che prevedono piante alte, gestite ancora con l'utilizzo di scale e caratterizzate da fruttificazioni periferiche, superficie fogliare mal esposta alla luce, tronchi di grandi dimensioni, spesso logorati da organismi nocivi.
Tecniche vetuste che dunque comportano, con il tempo, una ridotta resa per ettaro, problemi fitosanitari, maggiore consumo irriguo e altre difficoltà tecnico-organizzative.
Con l'ausilio degli istituti pubblici e privati, sono stati molti gli
appuntamenti finora organizzati nelle diverse regioni per divulgare tecniche
innovative di conduzione degli agrumeti, proprio come quello che si è svolto a
Caulonia (Locride - Reggio Calabri) venerdì 12 aprile 2024. Un evento teorico-pratico
fortemente voluto dal Centro Sperimentale Dimostrativo della Locride, insieme
all'agronomo Vito Vitelli, per divulgare le tecniche innovative di gestione
degli agrumeti.
"Da 4-5 anni cerco di diffondere una visione più moderna nella gestione - spiega l'agronomo Vito Vitelli - mostrando i risultati tangibili ottenuti dagli agricoltori che hanno deciso di adottare tecniche innovative e rivoluzionarie nelle proprie aziende agricole.
Una buona gestione dell'impianto
di agrumi si ottiene grazie alla conduzione idrica e nutrizionale, alla
corretta gestione della chioma (potatura), del cotico erboso, della baulatura,
etc. La mission è quella di fornire nozioni, indicazioni e aspetti innovativi,
affinché gli addetti ai lavori non commettano più gravi errori durante le fasi
colturali".
sono intervenuti: da sinistra, al microfono, il Prof. Certoma', referente di Plesso dell'I.T.A. di Caulonia, segue il Dott. Oppedisano Roberto, direttore del centro sperimentale Dimostrativo ARSAC della Locride di Locri, a destra il Sindaco di Caulonia, Dott. Francesco Cagliuso.
L'appuntamento del 12 aprile si è articolato in una parte divulgativa, con un convegno nella mattinata, e una tecnico-pratica, con visite agli agrumeti locali, dove sono state eseguite delle prove dimostrative di potatura e di preparazione della pianta alla fruttificazione.
Roberto Oppedisano, direttore del Centro Sperimentale Dimostrativo locale, spiega: "Nella Locride, areale a sud della Calabria fortemente
vocato alla produzione del bergamotto, ma anche del limone e delle arance,
occorre scardinare vecchie abitudini. Sono frequenti gli agrumeti come 'monumenti vegetali' ormai poco remunerativi e difficili da gestire. Vista
anche la carenza di manodopera, bisogna quindi cercare di limitare le dimensioni delle piante senza dover ricorrere alle scale per la raccolta
e le potature. Siamo consapevoli di quali siano le esigenze del nostro
territorio. Crediamo che questi momenti di incontro e confronto con esperti
esterni portino un grande arricchimento culturale e colturale nelle aziende
agricole".
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