sabato 4 marzo 2023

PERO A PARETE: LA GESTIONE DEL MONOASSE


Una raccolta di video esplicativi sui principali interventi da eseguire sulle piante di pero allevati con il sistema super intensivo a parete (oltre 4.500 piante/ha) dalla messa a dimora all'età in piena produzione.

Il video a cura della Castellari srl, percorre, in alcuni minuti di presentazione, le principali operazioni di gestione della chioma praticati su un pereto ad alta densità (oltre 4500 piante/ha) a partire dalla messa a dimora delle piante (potatura di trapianto) fino alla potatura di produzione su piante adulte. Il tutorial sarà integrato da un altro video dedicato agli interventi cesori del periodo estivo.

Segnaliamo altri video correlati:

PERETO ALTA DENSITA' MOMENTO DI POTATURA DI FORMAZIONE Interessante iniziativa, in un areale rinomato per la pericoltura, Castronovo di Sicilia (Palermo), di realizzazione di un pereto con numerosi elementi di innovazione. Alta densità di impianto (4000-5000 piante/ha), sistema di allevamento a monoasse, metodo di irrigazione localizzata a microportata, non lavorazione del terreno e gestione del cotico erboso con trincia, costituzione di una parete per meglio facilitare le future operazioni di potatura e raccolta.


PERETO SUPERINTENSIVO GESTIONE AUTUNNALE NEL CORSO DEL PRIMO CICLO VEGETATIVO Sorprendente lo sviluppo dell'astone di pero in pochi mesi dal trapianto. Complici le condizioni pedoclimatiche, la disponibilità di acqua di ottima qualità e le tecniche agronomiche a partire dalla potatura di trapianto e di formazione.



PERETO SUPER INTENSIVO DOPO UN ANNO DAL TRAPIANTO
Nell'impianto super intensivo di pero, ad un anno dal trapianto, le piante, presentano l'asse centrale ben sviluppato, con le prime potenziali formazioni fruttifere disposte lateralmente in via di maturazione. Molto importante il ruolo sistema portante, rappresentate dai tutori, dalle 3-4 corde orientate lungo le file e dai pali di cemento su cui si scaricherà tutto il peso della struttura.



COSA NON VA IN UN PERETO TRADIZIONALE

Il passaggio dalle forme di allevamento a volume, a bassa densità, a forme a parete, ad alta densità di impianto, oltre a incrementare le rese e a migliorare le produzioni in termini qualitativi, consentono di abbattere i costi di gestione, ottimizzare l'utilizzo delle risorse e applicare strategie di difesa a basso impatto ambientale, partendo dal principio basilare che un attacco si limita riducendo i fattori che predispongono l'ingresso e lo sviluppo degli organismi nocivi





CON I FRATELLI Di Marco INTERVENTI DI POTATURA ESTIVA E DI FORMAZIONE SU PERETI A PARETE AL SECONDO CICLO VEGETATIVO

Dopo il trapianto, grazie alle cure e all'assistenza, gli impianti di pereti ad alta densità formano, nel giro di pochi mesi, il monoasse che definisce la parete. Molto importanti sono gli interventi di potatura di formazione, nei primi 24 mesi dal trapianto, finalizzati ad armonizzare lo sviluppo della pianta che deve essere dotata di formazioni fruttifere a partire dalla base, 60 cm da terra, fino in punta. Lo scopo è avere una parete a frutto perfettamente in equilibrio tra attività produttiva e attività di rinnovo, evitando porzioni di pianta improduttive.



POTATURA DI PRODUZIONE DURANTE IL RIPOSO VEGETATIVO

La potatura di produzione nel pero viene eseguita, a partire dal secondo anno dall'impianto, all'inizio dell'autunno oppure a ridosso della ripresa vegetativa. Per motivi fitosanitari conviene evitare di intervenire con tagli in pieno inverno. Si parte da un principio molto semplice, costituito l'asse centrale, tutti gli elementi a frutto vanno lasciati. Non si teme un sovraffollamento, in quanto i rami sono deboli e tutti ben disposti a raggiera sulla "colonna portante". Gli interventi saranno rivolti solo ai rami vigorosi che andrebbero a sottrarre risorse, luce e nutrienti, ai rami deboli a frutto. 


Sul ramo vigoroso (bullo), su cui si è già intervenuti con dei tagli di contenimento durante il periodo estivo (fine luglio-agosto), potranno essere applicate due soluzioni: a) monconatura a pochi cm (7-10 cm), se il ramo lungo l'asse non presenta formazioni a frutto. b) il "bullo" dotato di strutture a frutto nella parte prossimale, va speronato di qualche centimetro, oltre l'ultima formazione fruttifera che si è formata grazie agli interventi estivi.



PERETI A PARETE: L'ESPERIENZA DEI FRATELLI CIPOLLETTA

Nel Sud Italia: si diffonde il super intensivo a parete

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