venerdì 18 aprile 2025

SICILIA 28 APRILE 2025: RESOCONTO INCONTRO TECNICO OLIVICOLTURA

Grisì (Palermo) 28 aprile 2025 

Raduno presso Bar Spadaro - Grisì (Palermo)

Vito Vitelli - Agronomo Libero Professionista

Gestione di forme di allevamento alternative agli oliveti classici

SCARICA PRESENTAZIONE 




Ottimizzazione degli oliveti esistenti


ALCUNE FOTO DELL'INCONTRO

(CAUSA MAL TEMPO LE VISITE IN CAMPO SONO STATE RIMANDATE)


Allevamento a "Vaso Libero Zaragoza"

Allevamento a "Parete"

Dott. Giovanni Palma - Fertigess

Strategia per la nutrizione e difesa in Bio degli oliveti





fogli divulgativi sui programmi 
difesa e nutrizione bio
clicca su foto per ingrandimento


Per info e prenotazione inviare messaggio ai contatti WhatsApp:

+ 39 327 22 47 981 (Giovanni)

+ 39 339 25 11 629 (Vito)


Attività divulgativa organizzata in collaborazione con:


martedì 7 gennaio 2025

VALLEY GOLD®: giornata tecnica - 18 Gennaio 2025


MANDARINO IBRIDO A MATURAZIONE TARDIVA

VALLEYGOLD®

CALABRIA, BASILICATA E PUGLIA

18 Gennaio 2025 

giornata tecnica con

Piet Van Rensburg e Vanwyk Barnard 

CITRICOM LIMITED - SOUTH AFRICA


Piet Van Rensburg nel corso del suo intervento ha dato indicazioni dettagliate sulle strategie tecniche da adottare per limitare anomalie sul frutto

Vanwyk Barnard (a destra nella foto) responsabile della Citricon Limited  






I responsabili della Citricon Limited sono stati a disposizione degli agrumicoltori per affrontare tutti gli aspetti riguardanti la gestione degli impianti al fine di migliorare ulteriormente le performance in campo dell’ibrido Valley Gold®
 


Maggiori informazioni: 

+39 339 251 1629 - vitovitelli.blogspot.com


clicca per visualizzare locandina


Attività divulgativa organizzata in collaborazione con:

mercoledì 6 novembre 2024

Una trasmissione per parlare del kaki e dei suoi utilizzi in cucina

Prezzi di vendita soddisfacenti e costi di gestione bassi per i diospireti

 su La7 puntata dedicata al kaki  a " L'ingrediente perfetto" il programma 
di Maria Grazia Cucinotta

Sono soddisfatti per come sta procedendo la stagione di raccolta i fratelli Rosario e Antonio Cipolletta, produttori di kaki a Cellole (Caserta), con 10 ettari dedicati alla varietà "Rojo Brillante".

kaki a polpa soda  "Rojo Brillante".

"Prima coltivavamo pesche, ma le condizioni produttive delle drupacee, con problematiche parassitarie e stanchezza dei terreni, non ci consentivano di ottenere degni risultati economici. Nel 2015, abbiamo messo a dimora i primi impianti di kaki a polpa soda. Da allora, non ci siamo più fermati. Grazie anche alla minore competizione spagnola, i prezzi in campo per le produzioni italiane sono gradualmente aumentati, passando dagli 0,40-0,50 €/kg di 3-4 anni fa fino agli attuali 0,65-0,75 €/kg, a fronte di costi di gestione per ettaro non gravosi (intorno ai 5 mila euro, tra trattamenti, raccolta e irrigazione). Abbiamo dunque fatto bene a scommettere su questa cultivar".

Rosario e Antonio Cipolletta 

L'azienda campana conferisce l'intera produzione alla ditta laziale Terre Sabine, che fa parte del circuito Melotto®. "La raccolta terminerà entro la fine di dicembre, grazie a tecniche specifiche, in grado di ritardare tali operazioni, oltre a consentire un modo migliore per conservare i frutti e permettere che l'etilene si disperda nell'ambiente aperto, senza quindi far maturare il prodotto in cella. La siccità ci ha messo a dura prova, quest'anno: le piante sono andate in stress eppure, nonostante le difficoltà, registriamo buoni carichi sulle piante e soprattutto pezzature notevoli, con medie di 350-400 g".

Lo scorso novembre (2024), proprio nei diospireti dell'azienda Cipolletta, sono state effettuate le riprese televisive del programma di La 7 "L'ingrediente perfetto", per introdurre e spiegare la coltivazione, le origini, le varietà e le caratteristiche nutrizionali dei kaki ottenuti negli areali della Campania, regione dove tale produzione ha una storicità e dove si continua a investire in chiave moderna.

Momenti delle riprese televisive della troupe de "LA7"

Nel corso della puntata, andata in onda il 10 novembre 2024, sono state illustrate le qualità e le caratteristiche dei frutti (polpa soda, di bella pezzatura, sapore aromatico, facile da consumare e lunga conservabilità), e proposte alcune ricette di dolci e salati e illustrando come il kaki può essere associato a parecchi altri ingredienti.


Attività divulgativa svolta in collaborazione con:



martedì 8 ottobre 2024

Mandarino ibrido Valley Gold: incontri per analizzare e testare le risposte provenienti dei primi campi di Valley Gold

Le visite ai campi di mandarino ibrido tardivo apireno si sono svolte agli inizi di ottobre 2024. I rappresentanti della Citricom si sono recati in una decina di impianti localizzati tra Puglia, Basilicata, ma soprattutto Calabria e presso i vivai licenziatari per la moltiplicazione delle piante.

Incontri per analizzare e testare le risposte provenienti dei primi campi messi a dimora a partire dal 2019/2020. In foto impianto di Valley Gold in produzione, tra i primi messi a dimora in Puglia, nel 2022. Gli agrumeti sono in ottimo stato di accrescimento, e molti daranno i primi frutti proprio nella prossima stagione.

Diversi sono stati gli incontri per sviluppare il progetto Valley Gold®, non solo con i singoli agricoltori, ma con molte Organizzazioni di Produttori agrumicole locali. L'obietto delle relazioni è sviluppare programmi specifici di produzione, al fine di organizzare un'offerta mirata a soddisfare picchi di richieste di agrumi con particolari caratteristiche, in determinate settimane dell'anno.

Impianto di Valley Gold in Calabria

La mission di questi appuntamenti annuali è, dunque, quella di creare una fitta rete tra tutti i soggetti coinvolti: il costitutore della varietà brevettate, il vivaista locale che moltiplicherà le piante secondo determinati standard di qualità e di garanzie fitosanitarie, il coltivatore che produrrà e altri enti pubblici o privati, che si mostrano promotori di nuove cultivar, in grado di coprire un vuoto commerciale (gennaio-fine febbraio), in cui l'offerta di mandarino-simili risulta scarsa e poco diversificata.

Molto importante sono le attività di assistenza tecnica non solo per divulgare gli aspetti varietali e organolettici, ma anche per fornire indicazioni e consigli sui sistemi di coltivazione e di gestione degli impianti, come: preparazione del terreno, sesto d'impianto, strategie di difesa/nutrizione, potatura, apporto idrico, sistemi per anticipare e posticipare la raccolta.

Giovani impianti di Valley Gold su baula e su terreni argillosi in Basilicata

I mandarini ibridi tardivi Valley Gold®, in raccolta a partire dalla seconda decade di gennaio, si caratterizzano per il loro gusto intenso, la shelf-life, la colorazione aranciata della polpa, l'assenza di semi e per il calibro grosso e uniforme dei frutti. Le piante hanno una ottima validità di adattamento nei diversi areali agrumicoli italiani e non sono suscettibili ad alcune problematiche fitosanitarie, in quanto provenienti da materiale vivaistico certificato.

L'incontro successivo si è svolto a gennaio 2025 (vedi articolo correlato)  esteso a tutti gli operatori del settore. E' stato fatto il punto sugli aspetti tecnici e gestionali degli impianti.


ATTIVITA' DIVULGATIVA SVOLTA IN COLLABORAZIONE CON:

sabato 28 settembre 2024

Pistacchio: si guarda alla Spagna

 

Nuove tendenze e tecniche nella moltiplicazione delle piante di pistacchio e nella loro gestione e monitoraggio in campo giungono dalla Spagna, uno dei Paesi europei di riferimento che permette agli operatori di confrontarsi con i progressi nel campo agricolo per diverse colture.

I pistaccheti innovativa della Castiglia-La Mancia (Spagna)

Sebbene la pistacchicoltura italiana, come d'altronde tutta la frutta in guscio, stia facendo passi da gigante, negli areali fortemente vocati c'è però chi ancora coltiva in modo tradizionale, con piante a portamento decombente caratterizzati da rami che si allungano fino a toccare il suolo (in foto sotto).

L'agronomo Vito Vitelli, appena rientrato dalla regione di Castilla-La Mancha, illustra alcuni aspetti moderni della coltivazione di pistacchi, con elementi "ZaragoZa", volti ad abbattere i costi, entrare precocemente in produzione, aumentare le rese in termini di qualità e quantità.

raccolta del pistacchio meccanizzata in continuo

"Mentre in Spagna il valore del pistacchio essiccato varia da 6 a 8 €/kg, in Italia continua invece a oscillare tra 15 e 18 €/kg. Ci sono dunque potenzialità di business importanti. C'è la possibilità di mettere a dimora fino a 500-600 piante/ettaro, prevedendo un sesto di impianto ad alta densità di 6,0mx3,0 m, su terreni di medio impasto e ricchi di scheletro per un ideale drenaggio. La pianta, con un tronco di 90-100 cm e con un aspetto multi-ramificato a cespuglio, che ben si presta alla raccolta meccanizzata, entra in produzione a partire dal 4 anno, garantendo fino un 1 kg/pianta di prodotto per poi stabilizzarsi intorno ai 4-5 kg dal sesto/settimo anno".

"Anche per il pistacchio si introducono i sistemi di agricoltura di precisione, ad esempio per la valutazione continua e istantanea del contenuto idrico, della disponibilità di elementi nutritivi, voli con droni per ispezionare e monitorare costantemente eventuali aspetti/problematiche fitosanitarie. Si punta soprattutto su varietà da snack, ma non scema l'interesse per quelle a per la produzione di granella, farine e pasta verde, molto apprezzate in Italia".

L'agronomo dice poi che l'obiettivo dei vivai spagnoli è ora quello di applicare tecniche che consentano di ottenere piante in meno di un anno, partendo da portainnesti ottenuti da seme di UCB1, le cui piante madri vengono allevate in ambiente controllato e in totale isolamento, mediante dunque metodiche che velocizzano l'accrescimento.

Piante di pistacchio pronte alla consegna in un Vivaio spagnolo

Si stanno effettuando grossi investimenti in Spagna. Molte le aziende che continuano a investire. C'è chi mette a dimora anche fino a 4-500 ettari. La disponibilità di suolo e della risorsa idrica attrae investitori privati e fondi di investimento da tutto il mondo. A spingere sul pistacchio sono poi gli stabilimenti commerciali: diversi i centri che al momento processano e trasformano la materia prima per ottenere prodotti sia da snack sia da pasta.

tenendo in considerazione che, oltre alle tecniche (uso razionale dell'acqua ed elementi nutritivi, sistema di potatura che consentono di avere una pianta autoportante a cespuglio), è necessaria la valutazione del fabbisogno in freddo e in caldo. Il pistacchio è una specie che proviene dagli altipiani dell'Afghanistan e dell'Iran, territori caratterizzati da inverni molto rigidi ed estati estremamente calde, con punte fino a 50° C. 

pistacchieti innovativi gestiti a monoasse

Esistono varietà meno esigenti ed è proprio su quelle che ricade la scelta degli agricoltori italiani, ma dobbiamo considerare che, specie nel sud, spesso non si soddisfa il requisito del fabbisogno di ore in freddo per effetto del cambiamento del clima. La mission è anche quella di esplorare nuove altitudini oppure spostare/delocalizzare nel centro nord i pistacchieti, valutando ad esempio alto Lazio, Umbria, Toscana ed Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte, ma evitando comunque zone in pianura, dove l'elevato tasso di umidità andrebbe a interferire negativamente sulla fecondazione dei fiori e favorirebbe lo sviluppo di diverse malattie fungine".

Per maggiori informazioni:
Agronomo Vito Vitelli
+39 3392511629

ATTIVITA' DIVULGATIVA SVOLTA IN COLLABORAZIONE CON: 

domenica 22 settembre 2024

Abruzzo 22 settembre 2024: corso sulla gestione di un mandorleto



Introduzione al corso di Cinzia Todo

Nel settore agricolo, l'interesse per la divulgazione tecnica e in modalità short risulta in continua crescita. L'obiettivo di tutti è rivitalizzare le idee e i concetti dando input teorico-pratici a chi sta sul territorio e fornendo quindi conoscenze tecniche moderne capaci di migliorare la conduzione delle proprie coltivazioni.

Per questo motivo l'associazione "Arboreto Giancarlo Cipressi" ha voluto organizzare un corso sulla gestione della chioma del mandorlo, considerata elemento qualificante del processo produttivo.

Tra i protagonisti della giornata anche Vito Vitelli, agronomo esperto di mandorlicoltura e di tecniche innovative in agricoltura: "Settembre è il periodo ideale per la potatura dei mandorleti, specie per le coltivazioni localizzate nel centro-nord Italia - commenta - Una buona fioritura si ottiene solo se c'è stato un ottimo percorso verso il riposo vegetativo. I mesi autunnali (specie quelli di settembre e ottobre), dunque, contano parecchio se si vogliono raggiungere risultati produttivi soddisfacenti nella successiva stagione. 

Cenni sulla gestione della chioma del Mandorlo

La mission è dare una forma precisa alla pianta e gestire il mandorleto affinché l'impianto possa fornire all'agricoltore il massimo del reddito con il minimo della spesa e dell'impatto ambientale".


Il corso si è svolto a Monopello (Pescara), il 22 settembre 2024 e ha avuto una durata complessiva di 6 ore. Dopo una breve introduzione teorica, necessaria a descrivere la pianta e fornire i concetti basilari di morfologia e fisiologia vegetale, si è passati all'approfondimento delle tecniche di gestione della chioma e di preparazione della pianta alla fruttificazione.

"Prima di tagliare, è importante conoscere gli obiettivi. Si punta all'ottimizzazione del sistema pianta, inteso come ideale rapporto tra luce, foglie, attività fotosintetica e intercettazione delle risorse acqua ed elementi nutritivi".

Perchè investire in mandorlicoltura?

video 1

video 2

video 3


Per maggiori informazioni sulla giornata:
+39 340 807 0450 (Cinzia Toto) 
+39 339 25 11 629 (Vito Vitelli)

Attività svolte in collaborazione con:



sabato 20 luglio 2024

Calabria: agrumicoltura innovativa per la produzione di succhi e oli essenziali



RESOCONTO CON FOTO E VIDEO GIORNATA DIVULGATIVA DI AGRUMICOLTURA

Opportunità di sviluppo di una filiera moderna e tutta italiana

30 LUGLIO 2024 - ORE 17,30

 Gallico Superiore (Reggio Calabria) – Italy

(FOTO E VIDEO DELL'INCONTRO)


Il frutto degli agrumi, una bacca speciale denominata esperidio, per le sue peculiarità è definito frutto superiore.  Dalla lavorazione di alcuni agrumi, bergamotto, arancia, limone, limette, mandarino, clementine, cedri e pompelmi, si ricavano prodotti di particolare pregio.


Dalla polpa si estraggono i succhi, destinati, tal quali o concentrati, a diversi settori dell’industria alimentare per bevande, gelati e prodotti dolciari da forno.


Molto preziosi sono gli oli essenziali, contenuti nella buccia, richiesti dalle industrie profumiere. I processi di estrazione si realizzano sempre a basse temperature al fine di preservare la fragranza delle essenze.



Le scorze di arancia e limone congelate sono utilizzate tal quali, oppure, se tagliate a cubetti, strisce, quarti, rondelle possono essere avviate alla canditura.

visita all'impianto


I prodotti di scarto della spremitura della polpa sono il pastazzo, quantitativamente pari al 50-60% della frutta processata, e le acque reflue.


Il pastazzo degli agrumi trova impiego come materia prima per la mangimistica o per ricavare addensanti naturali, le pectine. Le acque reflue vengono invece introdotte in un sistema di depurazione che si conclude con la produzione di “preziosissimo” biogas attraverso l’utilizzo di digestori.

Si può dunque affermare che il circuito industriale della lavorazione degli agrumi, con le nuove tecnologie, produce una quantità di rifiuti pari a zero. 


La qualità dei derivati dipende solo ed esclusivamente dalla qualità della materia prima che, quindi, deve provenire da aziende che producono con gli stessi criteri, cura e dedizione, se non addirittura maggiori, delle realtà produttive che supportano il mercato fresco.




L'incontro del 30 luglio, che si è articolato tra momenti divulgativi e visite guidate, presso lo stabilimento di lavorazione dell'AG Srl The Citrus Company a Gallico Superiore (Reggio Calabria), dotato di sofisticate apparecchiature d’avanguardia, e presso un giovane bergamotteto di Catona (Reggio Calabria), gestito da Mario Ianno’ con moderni sistemi di coltivazione, ha avuto lo scopo di sensibilizzare e informare i partecipanti sulle opportunità offerte dal settore della trasformazione. 

la qualità parte dal campo

L’industria di lavorazione degli agrumi non deve essere più percepita come valvola di sfogo per un prodotto di livello inferiore o che non trova sbocco per il consumo fresco. 

la parola agli attori della filiera

Occorre sviluppare in Italia una filiera agroalimentare agrumicola con una moderna visione e un nuovo approccio, i cui attori, vivaisti, produttori, tecnici, tecnologi, agroindustriali e commerciali, attraverso un gioco di squadra, e adottando moderni sistemi, devono poter elaborare un prodotto 100% Made in Italy, espressione delle tradizioni e dei territori.



Una piccola rivoluzione che parte dal campo con le specifiche conoscenze agronomiche. 


Un nuovo approccio di gestione degli agrumeti con criteri moderni, ad alta densità di impianto, in grado di abbattere i costi, rispettare l’ambiente, ottimizzare l’impiego di manodopera, delle risorse idriche e nutrizionali, e incrementare il grado di meccanizzazione delle operazioni colturali come la potatura e la raccolta.




Al termine dell'incontro, è stato offerto ai partecipanti un rinfresco nel bergamotteto "Ianno'" con un meraviglioso tramonto sullo stretto sullo sfondo.


Per maggiori dettagli: 

Vito Vitelli +39 339 251 1629

Roberto Amedeo +39 328 169 5441

Mario Iannò +39 347 746 3943


Attività divulgativa svolta in collaborazione con: