"BUONO A SAPERSI" -
RAI 1
15 NOVEMBRE 2017
Protagoniste le buone e succose Clementine, raccontate dalla bella e simpatica Elisa Isoardi e dai suoi ospiti.
ALCUNE NOTIZIE BOTANICHE SUL CLEMENTINE
Il clementine (Citrus
clementina Hort. Ex Tanaka), della famiglia delle Rutacee, risulterebbe
dall’incrocio, (ibridazione), del Mandarino
Avana (Citrus deliciosa Ten.) per
l’Arancio Amaro “Granito” (Citrus aurantium
L.), o melangolo.
Recenti studi, tuttavia, svolti dall’Università di Catania con marcatori molecolari, affermano che i genitori del
clementine sono il Mandarino Avana e l’Arancio dolce (Citrus
sinensis L. Osbeck, 1765).
Appartengono
al gruppo dei mandarino-simili, il clementine e molte combinazioni
ibride di mandarino per arancio, caratterizzati da frutti facili da sbucciare, (easy
peeling), e di ridotte dimensioni, simili al
mandarino.
ORIGINE DEL CLEMENTINE
ORIGINE DEL CLEMENTINE
Secondo alcune fonti, l'origine del clementine
risalirebbe ai primi anni del ‘900, da una selezione realizzata da frate Clément
Rodier, (Padre Clemente), da cui deriverebbe
il nome.
Altre ipotesi affermano che l'ibrido sia molto più
antico e provenga dalla Cina o dal Giappone, Padre Clemente
l'avrebbe solo introdotto in Algeria.
DIFFUSIONE DEL CLEMENTINE IN ITALIA
Il clementine fu molto apprezzato per le qualità del
frutto e si diffuse rapidamente in tutti i Paesi del Meditarraneo.
Dal 1940 la clementina è uno degli agrumi stabilmente
presenti sul mercato italiano e, negli ultimi decenni, il più venduto dopo le
arance.
Le
principali coltivazioni in Italia, circa 30 mila ettari, sono presenti in Calabria, nella piana di Sibari e Corigliano, in
Basilicata e Puglia, nel metapontino, arco ionico-tarantino, Sardegna, Oristanese
e Sarrabus, e in Sicilia, agro di Paternò, Catania.
Le particolari condizioni pedoclimatiche di queste
aree consentono di ottenere produzioni di altissima qualità.
Per effetto della autoincompatibilità, i fiori del
clementine non sono autofecondi, le colture specializzate, in assenza di specie impollinatrici come mandarino e limone,
consentono di produrre frutti apireni, molto richiesti dai mercati nazionali ed
esteri.
DIFFUSIONE DEL CLEMENTINE NEL MONDO
Nel mondo le coltivazioni di clementine si trovano in Tunisia, in Corsica (Francia) Algeria, Marocco, Spagna, Stati
Uniti e Sud Africa.
DESCRIZIONE
DELLA PIANTA DEL CLEMENTINE
L’albero, alto da 2 a
5 metri, presenta una chioma di forma globosa e lo stesso portamento del
mandarino comune, da cui differisce per le foglie più grandi e più
larghe e l’assenza del caratteristico profumo intenso.
Il frutto del clementine ha ereditato, dal mandarino, le dimensioni,
la consistenza, liscia e sottile, della pelle e la facile sbucciabilità, easy-peel.
Dell’arancio possiede il tipico colore aranciato della
polpa e della buccia, la forma rotondeggiante e l’assenza del caratteristico
profumo di mandarino.
La polpa, costituita da 8 a 12 spicchi, presenta pochissimi
semi o è totalmente priva (apirenia).
Il gusto è più simile all'arancia, con un perfetto
equilibrio tra l'agro e il dolce, tra gli acidi e gli zuccheri.
DIVERSE SELEZIONI DI CLEMENTINE
La diffusione della coltivazione del clementine ha
contribuito, in un secolo, alla costituzione, per mutazioni spontanee, di un
notevole numero di selezioni, diverse dall’originario genotipo, clementine comune, per varie caratteristiche quali
l’epoca di maturazione, la pezzatura, il colore della buccia, portamento della
pianta.
EPOCA
DI RACCOLTA
Il periodo
di raccolta del frutto del clementine varia in relazione alla zona di
produzione e alla selezione.
Clementine "Clemenruby®" a maturazione extra-precoce, settembre-ottobre
Inizia a
fine settembre e si protrae fino a febbraio.
Esistono
diverse selezioni di clementine, a maturazione precocissima, settembre-ottobre
(Clemenruby®, Clemensoon®, Oronules).
Clementine a maturazione medio-precoce, ottobre-novembre, (Caffin,
Spinoso V.C.R., Corsica 2, SRA 89).
Clementine "Corsica 2" a maturazione medio-precoce, ottobre-novembre
Clementine "Comune" è la selezione più antica e più diffusa in Italia. Periodo di raccolta novembre-gennaio
Clementine a maturazione medio-tardiva e tardiva, da dicembre a febbraio,
(Clementine Comune, Hernandina V.C.R. e Tardivo clone Catania).
Principali varietà e selezioni di mandarini e mandarino-simili e i rispettivi
periodi di maturazione
periodi di maturazione
PROPRIETA’ DEL CLEMENTINE E BENEFICI
SULLA SALUTE
Composizione
La principale caratteristica delle clementine è l’elevato contenuto in vitamina C (48,8
mg/100 g) e vitamina A (12 mcg RAE/100
g).
Le clementine, sono succose, garantiscono un basso apporto calorico (47 kcal/100 g), per l’elevato
contenuto in acqua (86,58 g/100 g). Buono il contenuto in fibra (1,7 g/100 g).
Nelle clementine, sono contenute rilevanti quantità di zuccheri semplici (9,18 g/100 g).
Benefici sulla salute
L’elevata presenza di vitamina C
e vitamina A rende le clementine rende particolarmente
indicati per la difesa dai radicali liberi.
La vitamina C garantisce il mantenimento della consistenza
del collagene, e quindi dei tessuti molli, pelle, muscoli e tendini, oltre ad
un migliore assorbimento del ferro.
La vitamina A è importante nella regolazione
di determinati processi visivi.
Le clementine, infine, hanno proprietà dissetanti e rinfrescanti e risultano indicate in caso di insonnia, inappetenza e fragilità capillari.
Le clementine, infine, hanno proprietà dissetanti e rinfrescanti e risultano indicate in caso di insonnia, inappetenza e fragilità capillari.
Il potassio, di cui abbonda il
succo, è un elemento importante per ridurre i casi di crampi muscolari, indicato anche per chi soffre di ipertensione, depressione
e problemi cardiocircolatori.
Nei frutti
di clementine sono presenti il calcio e fosforo ottimali per
prevenire l’osteoporosi, e fondamentali per la
crescita.
Occorre
incentivare il consumo a bambini e agli adolescenti.
Le clementine sono antinfiammatori ed antivirali naturali indicate per prevenire e combattere l’influenza, asma e allergie.
Gli sciacqui in bocca con spremute di succo di clementine, molto più gradevoli del limone, sono un ottimo rimedio per le infiammazioni gengivali, afte e stomatiti.
Le clementine sono antinfiammatori ed antivirali naturali indicate per prevenire e combattere l’influenza, asma e allergie.
Gli sciacqui in bocca con spremute di succo di clementine, molto più gradevoli del limone, sono un ottimo rimedio per le infiammazioni gengivali, afte e stomatiti.
La clementina meglio
della camomilla
Non è un’associazione che viene immediata quella tra la
clementina e una camomilla fumante o qualche tisana rilassante, eppure il frutto è utile anche per un buon sonno ristoratore.
Il merito di questo potere rilassante va al bromo che le clementine contengono: una sostanza che esercita un potere calmante sul sistema nervoso e può aiutare al riposo notturno, esercitando una lieve, ma efficace, azione sedativa, da tenere presente se si soffre d’insonnia.
Il merito di questo potere rilassante va al bromo che le clementine contengono: una sostanza che esercita un potere calmante sul sistema nervoso e può aiutare al riposo notturno, esercitando una lieve, ma efficace, azione sedativa, da tenere presente se si soffre d’insonnia.
Effetti indesiderati del consumo delle clementine
A causa della sua elevata acidità, le clementine sono sconsigliate in caso di ulcere e coliti.
Per effetto del rilevante
contenuto in zuccheri semplici, devono essere consumate con
moderazione in caso di sovrappeso e obesità.
Come scegliamo le clementine migliori
Per scegliere
le migliori clementine è consigliabile seguire alcuni criteri di base.
Preferire i
frutti non trattati
con cere, quindi esteriormente non lucidi, in quanto le cere e i
conservanti possono modificare il sapore e l'odore caratteristico.
La presenza
di un peduncolo verde, o ancora meglio di foglie, è indice di freschezza, la
raccolta è stata eseguita da poco.
Al momento
dell’acquisto i frutti devono essere interi, senza ammaccature o lesioni,
puliti e non interessati da marciumi.
La buccia
deve essere ben colorata, la normativa impone che la buccia verde chiara sia
ammessa solo per il 20% della superficie.
Il profumo,
quando sbucciamo il frutto, deve essere intenso e aromatico.
Sono da evitare le clementine con la buccia secca e grinzosa, molle al tatto e di aspetto opaco.
Sono da evitare le clementine con la buccia secca e grinzosa, molle al tatto e di aspetto opaco.
Come conserviamo le
clementine
Ambiente fresco e non
eccessivamente secco. Non in frigo perché l’eccesso di umidità porterebbe allo
sviluppo di muffe.
Fonti Bibliografiche
Vedi
altri appuntamenti con Rai 1
•
•
•
•
•
•
Nessun commento:
Posta un commento