martedì 22 luglio 2025

KAKI “MONOASSE COLONNARE®”: NASCE A CELLOLE IL PRIMO DIOSPIRETO A PARETE AUTOPORTANTE.


 

Nel territorio di Cellole (Caserta), nel cuore del “pianeta Cipolletta”, prende forma un progetto che guarda al futuro della coltivazione del kaki. Insieme a Rosario Cipolletta e al fratello Antonio, titolari della Società Agricola New Apple A&R Cipolletta, abbiamo avviato una sperimentazione a tutto campo sul sistema monoasse colonnare, un modello innovativo, pensato appositamente per questa specie, che si discosta dai classici impianti a volume.

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Le piante non vengono gestite su fili e pali tutori, ma sono autoportanti, senza l’uso di strutture metalliche, e vengono costruite a palchi, attraverso una potatura di formazione mirata, che accompagna la pianta negli anni. Si parte dal primo anno con lo sviluppo dell’apparato radicale, per poi proseguire con la creazione, a partire dal secondo anno, di tre palchi produttivi progressivi. Ogni palco si imposta tramite tagli estivi a 18–22 cm, capaci di stimolare la differenziazione a fiore, e tagli invernali di struttura per organizzare la parete. In quattro anni si ottiene una pianta completa, pedonale, alta circa 1,70–1,80 m, con facile gestione, potatura e raccolta da terra.

L’obiettivo è chiaro: 1700 piante per ettaro, 100 frutti a pianta di qualità extra, oltre 400 quintali a ettaro. Si lavora in assenza di pali di sostegno, con un’architettura snella, ordinata e altamente funzionale. La densità elevata consente inoltre una forte competizione vegetativa, che aiuta a mantenere la pianta equilibrata, compatta, e pronta alla fruttificazione.

Rispetto al sistema “MATAIX® Classico” – già ampiamente collaudato per il kaki su sesti 5 × 2,2 m (circa 900 piante/ha) – il monoasse colonnare si distingue per verticalità e compattezza, portando in 24 mesi a rese già misurabili (20 frutti/pianta pari a 8 kg, oltre 100 quintali/ha), e a un orizzonte produttivo che già nel terzo anno può compensare l’investimento iniziale. Sono previste produzione a regime che superano 450-500 quintali/ha.

In campo, questo sistema si integra perfettamente con l’uso di prodotti consentiti in agricoltura biologica: Fertigess® (gesso solubile) e zolfo per la protezione dalle scottature e dagli insetti, perossido di idrogeno per la sanificazione e la cicatrizzazione delle ferite, sali potassici per il controllo degli insetti a corpo molle, e formulazioni naturali a base di estratti di buccia di arancia, olio di soia e sapone molle.

Tutto questo in un sistema pensato in esclusiva per il kaki, capace di coniugare sostenibilità, efficienza produttiva e qualità.


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