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Negli ultimi anni, la provincia di Adana, situata nella Turchia meridionale, ha compiuto passi da gigante per quanto riguarda lo sviluppo e gli investimenti nel settore ortofrutticolo, specie in quello agrumicolo e della frutticoltura in generale. Un territorio che, grazie alla fertilità del suolo, al clima e alle piogge abbondanti, ha consentito a diversi imprenditori locali di diversificare il proprio reddito, aprendosi così a nuovi business, come appunto le specie fruttifere, accanto a quelle cerealicole o foraggere, da sempre diffuse in questo ampio areale turco.
Un bell'esempio imprenditoriale ci arriva dalla testimonianza che abbiamo raccolto da Ibrahim Tekin, un economista di Adana, diventato poi imprenditore agricolo grazie a un master biennale svolto a Boston. "Dall'esperienza formativa statunitense sono tornato pieno di idee e di progetti, oltre che improvvisamente interessato al mondo dell'agricoltura, fino a quel momento messo da parte. Sono figlio di coltivatori, ho visto con quanti sacrifici i miei genitori svolgevano il loro lavoro, nonostante i risultati economici non fossero poi così soddisfacenti, a causa delle scelte delle colture estensive a basso reddito".
Ibrahim Tekin. Imprenditore agricolo di Adana - Turchia
"Ho iniziato con delle indagini di mercato per capire quali prodotti offrire e soprattutto dove poterli commercializzarli. Volevo trasformare l'agricoltura nel mio principale lavoro, adottando specie colturali e tecniche di meccanizzazione differenti da quelle diffuse fino a quel momento. L'obiettivo era quello di dar vita a un drastico cambiamento aziendale".
Giovane impianto in Turchia di kaki ad alta densità. Sistema di allevamento tipologia "Mataix". Piante gestibili da terra. In foto Yavuz Turhan agronomoGiovane impianto di agrumi in Turchia ad alta densità. Piante gestibili da terra
"Le moderne tecniche agronomiche consentono di ottenere il corretto equilibrio tra gli elementi nutritivi, il giusto apporto idrico e soprattutto la corretta gestione della chioma, puntando sulla gestione dei rami più vigorosi e non sulla loro eliminazione. Il risultato sono delle piante basse, fitte, compatte, la cui coltivazione è resa più semplice. Il tutto si traduce in una migliore efficienza del campo. Già dal principio sono stato particolarmente sensibile a quelle che sono le tecniche che tengono conto della riduzione della manodopera, al rispetto dell'ambiente e soprattutto alle pratiche alternative di lotta integrata che ci consentono di contenere l'utilizzo della chimica e di limitare notevolmente il livello dei residui".
Dalla corretta gestione della chioma, (potatura), dipendono i risultati produttivi in termini di qualità e quantità"Devo ringraziare l'agronomo Vito Vitelli per avermi seguito in tutte le fasi di preparazione e gestione delle coltivazioni. Le sue frequenti visite qui, nella mia azienda ad Adana, mi fanno comprendere quanto sia necessario affidarsi a professionisti del settore per poter ottenere risultati produttivi e commerciali nel medio periodo".
Le lezioni dell'agronomo Vito Vitelli durante una giornata formativa in Turchia.
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