LA RICONVERSIONE DEL FRUTTETO ATTRAVERSO
IL REINNESTO
Viaggio nella Spagna di
Levante. Luglio 2017
Su frutteti giovani, e in
ottimo stato fitosanitario, dove è stata confermata, per diversi anni consecutivi,
la scarsa validità commerciale della cultivar, è sempre possibile ricorrere
alla riconversione, varietale o della specie, attraverso la pratica del
reinnesto, direttamente sul portinnesto, o sull’intermedio.
Piante di pesco su cui sono stati eseguiti innesti a gemme vegetante (maggio).
Sono visibili i germogli in accrescimento (luglio)
Sono visibili i germogli in accrescimento (luglio)
L’innesto a “marza” potrà
essere eseguito direttamente sul portinnesto e/o sull’intermedio nel periodo
che precede la ripresa vegetativa (gennaio-febbraio).
Piante di pesco su cui sono stati eseguiti innesti a gemme vegetante (maggio).
Sono evidenti i germogli in accrescimento (luglio)
L’innesto a “gemma” o a
“pezza” potrà essere praticato direttamente sulle branche principali, anche nel
corso della stagione vegetativa, appena dopo la raccolta (maggio-giugno).
Riconversione di un pescheto in mandorleto. Il reinnesto è stato eseguito a fine inverno direttamente sul portinnesto GF 677
Pianta di mandorlo, di un anno , ottenuta dal reinnesto di una panta di pesco. Le piante reinnestate, a rapido accrescimento, entra in produzione a partire dal secondo anno.
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Pianta di mandorlo, di un anno , ottenuta dal reinnesto di una panta di pesco. Le piante reinnestate, a rapido accrescimento, entra in produzione a partire dal secondo anno.
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Naturalmente, la tecnica del reinnesto è possibile praticarla solo quando esiste un alto grado di affinità tra oggetto e soggetto.
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