C'è
un intenso fermento per la pistacchicoltura in Italia. Gli ettari
continuano ad aumentare nelle regioni meridionali e la consapevolezza di gestirli
con tecniche agronomiche più moderne e capaci di garantire risultati economici
soddisfacenti è ormai molto diffuso tra gli imprenditori. Una specie che si
adatta bene alla raccolta meccanizzata, indispensabile per ridurre l'impiego di
manodopera.
Il
problema, però, rimane il clima, non tanto quello estivo, quanto quello
invernale, poiché la stagione più fredda dell'anno pare, in realtà, diventare
sempre più mite, pertanto non ideale alla buona riuscita quanti-qualitativa
della produzione.
Il
pistacchio è una di quelle specie coltivate che risentono del cambiamento
climatico, avendo esigenze particolari legate al meteo. Necessita infatti di un certo numero di ore in freddo (inferiori
ai 7°C) tra novembre e gennaio, stimate tra un minimo di 700 e oltre 1000. In Sicilia nell'ultima decade di dicembre 2023, sebbene durante la notte le minime sono scese al
di sotto dei 7° C, nelle ore diurne si è arrivati a toccare massime di 12°-15° o
addirittura 18° C. Ciò fa sì che tutte le ore in freddo accumulate siano state neutralizzate dalle temperature sopra le medie registrate durante il giorno. In
Italia, le condizioni per la coltivazione del pistacchio stanno diventano sempre più proibitive, perché il noto fabbisogno in ore di freddo
difficilmente si riesce a raggiungere.
piante di pistacchio a Raffadali (Agrigentino) allevate con sistema tradizionale
Negli ultimi anni, sono stati fatti passi da gigante sulla gestione innovativa degli impianti di pistacchio (sesto d'impianto, tecniche di potature, nutrizione e difesa), ma occorre considerare anche altri aspetti, prima della realizzazione di un impianto.
Ben vengano dunque le conoscenze e gli
aggiornamenti tecnico-agronomici, ma, vista l'evoluzione meteorologica, è
importante fare anche un'attenta indagine delle condizioni climatiche della
zona in cui si intende investire.
Se
sul caldo estivo il meteo ci viene d'aiuto, con temperature negli areali
mediterranei che si avvicinano a quelle tipiche dei maggiori Paesi produttori
di pistacchio, come Iran, Afghanistan Turchia, in inverno invece non è la stessa cosa,
a causa del riscaldamento globale.
come adattare un pistacchieto tradizionale ad una gestione moderna
pistacchieti in Sicilia con elementi innovativi, l'esperienza dei fratelli Toscano
C'è
chi propone di delocalizzare le produzioni in zone dove gli inverni sono più
rigidi, ma la fioritura delle piante avviene tra marzo/aprile e i frequenti
ritorni di freddo potrebbero danneggiare le produzioni.
Con inverni sempre più miti si rischia di avere piante con una fioritura
irregolare, con molti fiori (maschili e femminili) sterili. Ciò
comporta la sgradita sorpresa, ormai frequente, di frutti vuoti all'interno, costituiti dal solo guscio.
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