In provincia di Cagliari,
abbiamo lavorato su un oliveto allevato a vaso libero "ZaragoZa", già in produzione,
intervenendo con un infittimento del sesto da 6x6 a 6x3 metri,
portando la densità a circa 550 piante per ettaro.
Il vecchio impianto di
irrigazione a baffo, che negli anni aveva provocato problemi
di asfissia radicale e deperimento vegetativo, è stato
completamente riconvertito. Al suo posto è stato installato un sistema
sovrachioma pensato non tanto per irrigare, quanto per modulare
il microclima.
In estate, questo
impianto aiuta a ridurre le temperature dell’aria e del suolo,
migliorando l’efficienza fotosintetica e il benessere delle piante. In inverno,
invece, agisce come antibrina, offrendo protezione soprattutto
contro le gelate tardive, sempre più frequenti con il cambiamento
climatico.
L’impianto climatizzante
lavora in sinergia con un nuovo sistema di ali gocciolanti interrate a
7–10 cm, che gestisce in modo preciso e localizzato l’apporto idrico.
Gli erogatori sovrachioma, con una gittata di 8–9 metri,
garantiscono una copertura uniforme e un effetto rinfrescante
immediatamente percepibile in campo.
I vantaggi sono
evidenti: maggiore produttività, migliore qualità dell’olio, piante
più attive e sane anche nei momenti critici dell’anno. Un approccio
che rende l’oliveto più resiliente e che può essere replicato
con successo anche su altre colture arboree e in contesti
mediterranei a rischio climatico.
Si ringrazia l'azienda "orto degli ulivi".
Attività divulgativa svolta in collaborazione con :
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